Pittura gestuale

La pittura espressivo-gestuale è uno stile di pittura  nella quale il colore viene  spontaneamente  lanciato,  macchiato, sgocciolato, picchiato e steso sulle  tele, invece che applicato con attenzione. L’opera che ne risulta enfatizza l’atto fisico della pittura stessa.  Si sperimentano i colori attraverso diverse tecniche pittoriche che prediligono la partecipazione di tutto il corpo; toccare e conoscere la materia scoprendo  le sue potenzialità espressive è gradevole a livello puramente sensoriale. Si  scoprono motivi grafici, e si traducono i sentimenti in forme, linee e colori prendendo effettivamente contatto con il mondo.Quella pittorica è un’esperienza  in cui l’utente è lasciato libero di agire e di ricevere stimoli e strumenti adatti.
Il gesto di “buttare” i colori sullo sfondo bianco ha infatti il significato di rendere concrete e visibili emozioni, paure, inibizioni delle quali spesso una persona non si rende conto, per tirarle fuori, affrontandole e superandole. In questo modo è possibile compiere una sorta di percorso verso una profonda comprensione di se stessi e quindi verso un globale miglioramento psico-emotivo, che si riflette anche nelle relazioni con gli altri. Il dialogo che si instaura non è verbale ma lavora sull’espressione emotiva, attraverso l’immagine, il segno e il colore; più adatto ad accompagnare l’utente allo svelamento di emozioni difficili da nominare. Il risultato presenta, nella maggior parte dei casi, un contenuto autobiografico, permette la fuoriuscita di lati che spesso non riescono a verbalizzarsi. Una volta, però, che vengono messe sul bianco della tela, è possibile prenderne visione e imparare a gestirle. Ciò che risulta importante in questa fase è accorgersi dello stato emotivo, rimanere nell’ascolto, nel qui ed ora, per poter accogliere le intenzioni e aiutare ad esprimerle, senza costrizioni o interpretazioni.

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